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Una persona sdraiata su un letto d'ospedale indossa un visore per la realtà virtuale e un EEG futuristico. Davanti a loro fluttua un interfaccia olografica con dati digitali luminosi e icone, inclusi schemi cerebrali, forme d'onda e un occhio stilizzato. L'illuminazione è soffusa e bluastra, tipica di un ambiente medico o tecnologico avanzato. Piccoli puntini luminosi svolazzano nell'aria e sul corpo del soggetto, aggiungendo un tocco magico.

Una persona sdraiata su un letto d'ospedale indossa un visore per la realtà virtuale e un EEG futuristico. Davanti a loro fluttua un interfaccia olografica con dati digitali luminosi e icone, inclusi schemi cerebrali, forme d'onda e un occhio stilizzato. L'illuminazione è soffusa e bluastra, tipica di un ambiente medico o tecnologico avanzato. Piccoli puntini luminosi svolazzano nell'aria e sul corpo del soggetto, aggiungendo un tocco magico.

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Dall’eye-tracking alle interfacce cervello-computer: le nuove tecnologie che rendono i videogiochi più accessibili e restituiscono autonomia alle persone con disabilità.

Camilla Mercadante

7 giorni faTempo di lettura: 7 min

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