The handYcapped: il videogioco che trasforma la disabilità in gratitudine
- Redazione ForAllWe

- 23 nov
- Tempo di lettura: 3 min

Un nome, un messaggio: “Thank You”
C’è una “Y” maiuscola nel nome The handYcapped, e non è un caso.
Quella lettera racchiude il significato più profondo dell’associazione fondata da Silvio Binca: un “Thank You”, un grazie alla vita, alla resilienza e al coraggio di trasformare la fragilità in forza.

Foto: per gentile concessione di The handYcapped ETS / Silvio Binca
Silvio convive con una patologia genetica rara, la desminopatia, ma ha deciso di non fermarsi.“Spesso la disabilità viene raccontata con pietismo o come se servisse essere supereroi. Io volevo creare un modo diverso, più vero, più vicino alla realtà quotidiana”, racconta.
Da questa visione è nata The handYcapped ETS, un’associazione che unisce creatività, accessibilità e gratitudine per cambiare la percezione della disabilità, una storia alla volta.
Una missione che unisce cuore e tecnologia
L’obiettivo dell’associazione è sensibilizzare sulla disabilità e finanziare la ricerca medica, ma in modo nuovo: attraverso strumenti creativi come libri illustrati, eventi e videogiochi.La visione è ancora più grande: costruire un mondo in cui la diversità non spaventi, ma arricchisca.
“Vogliamo che l’inclusione non resti un concetto astratto, ma diventi qualcosa che tutti possano vivere, capire e condividere ogni giorno.”

Foto: per gentile concessione di The handYcapped ETS / Silvio Binca
The handYcapped Game: quando giocare significa capire
Il progetto di punta è The handYcapped Game, un videogioco arcade inclusivo in cui i protagonisti sono persone in sedia a rotelle.
Il gameplay è semplice e intuitivo, pensato per grandi e piccoli, con ostacoli quotidiani che diventano spunti di riflessione.Non è solo un gioco: è un’esperienza educativa che aiuta a mettersi nei panni degli altri e a comprendere le difficoltà quotidiane di chi vive con una disabilità — ma sempre con leggerezza e ironia.
La demo del gioco è già stata presentata in eventi come il Lucca Comics & Games e l’Internet Festival, riscuotendo entusiasmo.Un bambino, dopo averlo provato, ha detto: “Lo chiederò a Babbo Natale”.Un commento semplice, ma pieno di significato: segno che il messaggio dell’inclusione era arrivato dritto al cuore.

Libri e progetti per un’inclusione che si legge e si gioca
The handYcapped non si ferma ai videogiochi.L’associazione realizza libri illustrati e materiali educativi distribuiti gratuitamente a scuole e ospedali. Genitori e insegnanti raccontano che questi strumenti aiutano i bambini a comprendere la disabilità con naturalezza, stimolando domande e curiosità senza paura o pregiudizio. Ogni progetto ha un filo conduttore: inclusione, ironia e autenticità.Perché parlare di disabilità non significa parlare di limiti, ma di possibilità.
Il digitale come ponte per l’inclusione
Silvio vede nella tecnologia un alleato prezioso:
“Il digitale abbatte barriere più velocemente di qualsiasi legge.”
Attraverso social, app e videogiochi, The handYcapped riesce a raggiungere scuole, famiglie e ragazzi ovunque, anche nei luoghi dove parlare di disabilità è ancora difficile.Per molte persone con disabilità, il digitale è una finestra sul mondo: permette di studiare, lavorare e divertirsi come chiunque altro.
Una sfida a chi costruisce il futuro
Silvio lancia un messaggio potente a chi lavora nel digitale:
“Usate le vostre competenze per lasciare un segno reale nella vita delle persone.Non servono supereroi: basta scegliere di costruire tecnologie che includano invece di escludere.Prima di creare qualcosa, chiedetevi: Chi resta fuori? E poi trovate un modo per farlo entrare.”
Il gioco che cambierà il tuo modo di vedere la disabilità
Con ironia, empatia e creatività, The handYcapped sta scrivendo una nuova narrazione della disabilità. Una storia in cui la forza non è nel superare, ma nel condividere.
“The game that will change your view on disability.”

Scopri di più e sostieni il progetto
👉 Segui The handYcapped ETS sui social e visita il sito per conoscere i progetti attivi, sostenere la ricerca e provare la demo del videogioco.
Perché l’inclusione si costruisce insieme, un sorriso, un click, un gioco alla volta e se vuoi sostenere il progetto puoi farlo attraverso la Raccolta Fondi GOFUNDME



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