Inclusione digitale nei musei: 5 progetti sorprendenti che stanno cambiando il modo di vivere la cultura
- Marco Campanini

- 1 dic
- Tempo di lettura: 4 min

I musei di oggi non sono più semplici contenitori di opere, ma luoghi vivi e dinamici che abbracciano la tecnologia per abbattere barriere fisiche, cognitive e culturali. L’inclusione digitale è diventata una leva cruciale per garantire l’accesso alla bellezza e alla conoscenza a tutti, senza esclusioni.
Esperti nella gestione del patrimonio culturale lavorano a fianco di educatori e persone con disabilità, per offrire un esperienza audiovisiva omnicomprensiva, coinvolgendo i territori e le singole peculiarità delle comunità locali.
Questa sinergia, impensabile fino a pochi anni fa, ha portato, alla creazione di nuovi percorsi culturali.
Scopriamo insieme 5 progetti sorprendenti che hanno rivoluzionato l'esperienza museale, progetti che dimostrano che la tecnologia può essere un ponte, non un ostacolo.
Cos’è l’inclusione digitale in ambito museale?
L’inclusione digitale nei musei si riferisce all’insieme di strumenti, servizi e pratiche che permettono a chiunque – indipendentemente da disabilità, lingua, o condizione sociale – di vivere un’esperienza culturale coinvolgente.
Esempi di strumenti inclusivi:
Tour virtuali accessibili da remoto
Audioguide multisensoriali e in lingua dei segni
Interfacce adattive per neurodivergenti
Realtà aumentata per superare barriere fisiche
Evoluzione del concetto di accessibilità: In passato (fino a pochi anni fa), l’accessibilità museale si concentrava principalmente sugli aspetti architettonici, come l’installazione di rampe all’ingresso o montascale.
Oggi, grazie all’adozione e alla diffusione di tecnologie digitali e assistive, l’inclusione è diventata molto più ampia. Non si tratta più solo di accedere fisicamente agli spazi espositivi, ma anche di poter fruire le opere d’arte, comprenderle e viverle in modo personale e immersivo, senza barriere sensoriali o cognitive.
L’arte, resa accessibile digitalmente, diventa davvero patrimonio di tutti.
Di seguito i 5 progetti ed i motivi per cui li ho trovati sorprendenti:
5 progetti sorprendenti da conoscere
Milano - “Pirelli HangarBicocca"
Se cercate un museo d’arte contemporanea allora il Pirelli HangarBicocca fa al caso vostro. Si tratta di uno spazio espositivo accessibile e inclusivo, con ingresso gratuito e ambienti privi di barriere architettoniche. Offre servizi come carrozzine, cuffie insonorizzanti, guida “easy to read” per persone con disabilità intellettiva e audioguide in Lingua dei Segni Italiana. L’accesso prioritario è garantito a persone in carrozzina, in gravidanza o con passeggini, e sono ammessi cani guida.
Milano - Pinacoteca di Brera
La Pinacoteca di Brera garantisce un’esperienza accessibile grazie a un ingresso servito da ascensore e a parcheggi dedicati alle persone con disabilità. All’interno, invece, sono disponibili carrozzine elettriche e bassorilievi tattili che rendono fruibili alcune opere anche al pubblico cieco e ipovedente. Il museo offre una guida audio-video in Lingua dei Segni Italiana per esplorare dieci capolavori selezionati, oltre a materiali pensati per persone con disabilità intellettiva. Con il progetto DescriVedendo, Brera promuove un linguaggio condiviso tra vedenti e non vedenti, per avvicinarsi all’arte in modo inclusivo.
Torino - “Museo D’Arte Orientale”
Fornisce accessibilità totale ad ogni tipologia di disabilità, presenta la possibilità di usufruire del prestito gratuito di sedie a rotelle, prevede inoltre attività con percorsi di visita e laboratori per gruppi strutturati di ipo e non vedenti.
Firenze - Galleria degli Uffizi
Offre un’esperienza di realtà aumentata, attraverso l’infrastruttura di wi-fi gratuito, i visitatori possono ricorrere ad applicazioni di realtà aumentata che consentono di visualizzare video per non udenti. Attraverso tale esperienza digitale chi ha difficoltà cognitive o disturbi dell’apprendimento può inoltre visualizzare informazioni aggiuntive sulle opere d'arte, come video esplicativi o modelli 3D interattivi, che rendono l'esperienza museale più coinvolgente e comprensibile. Non può inoltre mancare un’attenzione particolare all’accessibilità fisica, oramai diventata condizione minima per la fruibilità museale. Non mancano, libri tattili per conoscere e apprezzare le collezioni pittoriche delle Gallerie degli Uffizi anche attraverso il tatto, grazie a dettagliate tavole tattili e testi in Braille.
Emilia Romagna - “Museo Digitale Diffuso”
Progetto regionale che connette piccoli musei in un'unica piattaforma con accesso multilingua, contenuti interattivi e tour da casa con controllo vocale. In questo caso, chiunque, comodamente dal divano di casa, può accedere a tour virtuali utilizzando il controllo vocale, esplorando le collezioni museali in diverse lingue e interagendo con contenuti multimediali come video, audio e immagini ad alta risoluzione. Sono esempi di questo tipo, il Museo Digitale Diffuso di Giuseppe Verdi, la Fortezza di Bardi a 60 km da Parma.
Sul suolo italiano, abbiamo tante altre realtà museali che negli ultimi anni hanno fatto passi enormi nell’ambito dell’accessibilità, sensoriale e visiva, migliorando la qualità della fruizione dei contenuti per tutti, non solo per gli utenti con disabilità.
Strumenti chiave per l’inclusione digitale nei musei:
QR code che attivano contenuti audio descrittivi
App con interfacce “easy-to-read”
Traduzioni in LIS e Braille digitale
Pannelli NFC per attivare contenuti multimediali
Perché l’inclusione digitale è una rivoluzione sociale?
Offrire accesso alla cultura è una forma di giustizia sociale.
Musei digitalmente inclusivi:
Rompono il paradigma “solo per chi può muoversi o capire”.
Promuovono l’empatia e il dialogo tra diversità.
Rendono il patrimonio comune davvero... comune.
Rendere inclusivo un museo significa renderlo uno spazio dove ognuno di noi possa sentirsi parte della storia.
Questi cinque progetti dimostrano che quando innovazione e inclusione si incontrano, nasce una nuova forma di cultura: più aperta, più accessibile, più umana. E chissà quale sarà il prossimo museo che ci sorprenderà!
Hai visitato un museo inclusivo? Raccontaci la tua esperienza o segnalaci altri progetti da aggiungere alla lista!



Ho visitato il museo in Emilia circa due mesi fa' e ho visto la loro pubblicità sul progetto citato, non l'ho provato in prima persona ma ho visto persone che ne facevano utilizzo. Un bel passo avanti, perché l'arte deve essere fruibile per tutti.