L’European Accessibility Act spiegato: Come cambierà il panorama digitale
- Camilla Mercadante

- 25 nov
- Tempo di lettura: 7 min

INTRODUZIONE
L’European Accessibility Act (EAA) sta per rivoluzionare l'accessibilità digitale in Europa, obbligando sviluppatorə ed educatorə a rispettare i nuovi standard di inclusività. Dal momento che la tecnologia è diventata parte integrante delle nostre vite, è fondamentale che tuttə possano accedere ai servizi digitali senza incontrare delle barriere limitanti.
In questo articolo, scopriremo cosa comporterà l'EAA per questi gruppi e come il panorama digitale si trasformerà dal 2025 per rendere il web più accessibile, indipendentemente dalle capacità residue di ciascun individuo.
L’IMPATTO DELL’EAA SU SVILUPPATORƏ, EDUCATORƏ E GAMER
L’European Accessibility Act sembra essere una sfida per chi lavora nel settore digitale, dallə sviluppatorə dei software allə educatorə.
Secondo la Commissione Europea ed Eurostat, quasi un quarto della popolazione europea convive con una disabilità: si stima che siano circa 87 milioni di persone. Tuttavia, il divario digitale resta significativo: nel 2024 l’82,3% dei soggetti con disabilità impattanti e l’89% di quelli con disabilità moderate hanno navigato su Internet nell’ultimo anno, contro il 95,2 % delle persone senza disabilità. Ciò implica che lə sviluppatorə dovranno ripensare la progettazione delle applicazioni, delle piattaforme e dei software fin dalle fasi iniziali. Ad esempio, un’app di e-commerce dovrà essere facilmente navigabile anche da chi ha difficoltà motorie o visive, offrendo opzioni di personalizzazione, comandi vocali e interfacce semplici.
Allo stesso modo, nel campo dell’istruzione, lə educatorə saranno legalmente obbligatə a garantire l’accessibilità dei prodotti didattici e dei contenuti online allə studentə. Infatti, diversi studi segnalano che moltə alunnə non sono in grado di utilizzare le piattaforme educative e necessitano di soluzioni come sottotitoli, testi alternativi e modalità di lettura vocale.
Persino il mondo dei videogiochi non è immune da questa trasformazione. Una ricerca del 2023 condotta da Samsung Pioneers e OnePoll su 500 gamer adultə con disabilità ha evidenziato che l’81 % di loro ha incontrato barriere e il 39 % è stato costretto ad abbandonare un gioco. Dal sondaggio di Scope del 2020 è emerso che il 40 % ha acquistato giochi che poi non è riuscito a giocare. Invece, un videogioco che consentirà la personalizzazione completa dei comandi e l’uso dei sistemi della lettura vocale offrirà la possibilità a ognunə di partecipare attivamente.
OBBLIGHI LEGALI E SANZIONI: COSA RISCHIANO LE IMPRESE CHE NON SI ADEGUANO
Dal 28 giugno 2025, le imprese che operano nel mercato europeo dovranno rispettare una serie di requisiti per assicurare l’accessibilità dei propri prodotti e servizi. L’EAA richiederà che le interfacce siano percepibili, operabili, comprensibili e robuste; questo significherà proporre al pubblico funzionalità come possibilità di ingrandimento, compatibilità con le tecnologie assistive e informazioni fruibili attraverso almeno due dei cinque sensi. Lə operatorə dovranno infatti fornire le dichiarazioni di accessibilità, mantenere le procedure di controllo e apporre la marcatura CE per attestare la conformità.
Se non si rispetteranno le prerogative della nuova legge, le sanzioni saranno molto salate. In generale, le multe varieranno tra i 5 000€ e i 20 000€ per ciascuna violazione e potranno accumularsi con penalità giornaliere fino a 1 000€. Alcuni Paesi prevedono cifre maggiori: in Germania arriveranno fino a 500 000€, in Francia fino a 250 000€, in Spagna fino a 300 000€. In Irlanda sarà addirittura contemplato il carcere fino a diciotto mesi per i casi più gravi.
Oltre a ciò, le Autorità avranno la possibilità di ordinare il ritiro dal mercato dei prodotti non conformi o sospendere l’erogazione dei servizi. Lə consumatorə, poi, potranno segnalare le inadempienze, costringendo chi di dovere a intervenire. In caso di mancata correzione, il provvedimento scelto si estenderà a tutti gli Stati membri d’Europa, ottenendo dei gravi danni reputazionali e la perdita di fiducia.
CURIOSITÀ
L’European Accessibility Act non si ferma ai confini dell’Unione Europea. Anche un’azienda statunitense che spedisce magliette a Parigi o un marketplace giapponese che vende a Berlino devono adeguarsi agli stessi requisiti di accessibilità, altrimenti rischiano le stesse sanzioni delle aziende europee;
I prodotti e i servizi lanciati dopo il 28 giugno 2025 dovranno essere sin da subito conformi, mentre quelli già esistenti avranno tempo fino al 28 giugno 2030. Esiste persino un’eccezione per il numero di emergenza 112, che potrà adeguarsi fino al 2027, e i terminali self-service potranno restare in funzione per un massimo di 20 anni;
Le multe partono da €5 000, ma in Spagna possono arrivare a €300 000; in alcuni Paesi si può andare anche oltre, con pene fino al 10 % del fatturato o, nei casi più gravi, con l’arresto. Non è dunque consigliabile ignorare l’EAA;
Le imprese con meno di 10 dipendenti e meno di 2 milioni di euro di fatturato annuo sono esentate se forniscono solo servizi; la tutela però decade non appena superano questi limiti o iniziano a produrre e importare prodotti fisici, momento in cui scatteranno tutte le regole dell’EAA;
L’EAA richiede che le informazioni siano fruibili tramite almeno due dei cinque sensi: un sito o un’app devono essere navigabili non solo con la vista ma anche con l’udito (per esempio con la lettura vocale), rendendo l’accessibilità una caratteristica imprescindibile del design digitale;
Con l’EAA il marchio CE serve anche a certificare che i prodotti rispettano i requisiti di accessibilità. Il fabbricante deve predisporre la documentazione tecnica, effettuare la valutazione di conformità e dichiarare che il prodotto è accessibile; In seguito, gli importatori e i distributori sono tenuti a verificare la presenza del marchio prima di immetterlo sul mercato.
GLOSSARIO
European Accessibility Act (EAA): direttiva europea che stabilisce regole comuni per garantire l’accessibilità dei prodotti e dei servizi digitali in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea a partire dal 28 giugno 2025;
Marcatura CE: etichetta obbligatoria che certifica la conformità di un prodotto agli standard europei, inclusi quelli di accessibilità previsti dall’EAA;
Tecnologie assistive: strumenti che aiutano le persone con disabilità a interagire con la tecnologia, come screen reader, tastiere alternative e sistemi di comando vocale;
Interfaccia percepibile, operabile, comprensibile e robusta: quattro principi fondamentali dell’accessibilità digitale: un prodotto deve poter essere percepito, utilizzato facilmente, compreso e funzionare su diversi dispositivi;
Software: programma o insieme di istruzioni che fanno funzionare un computer, uno smartphone o un dispositivo digitale;
E-commerce (commercio elettronico): la vendita di prodotti o servizi attraverso siti web o app;
Erogazione dei servizi: il modo in cui un’azienda o un ente fornisce un servizio (online o fisico) allə utenti: ad esempio istruzione, assistenza, vendite, piattaforme digitali;
Esentare/esenzione: la condizione per cui un’impresa o un servizio non è obbligato a rispettare certi requisiti o normative;
Dispostiivi ICT (Information and Communication Technology): strumenti tecnologici e sistemi per l’informazione e la comunicazione: computer, smartphone, tablet, software, reti, terminali self-service, apparecchi per le telecomunicazioni;
Terminali self-service: dispositivi elettronici autonomi che permettono allə utenti di svolgere operazioni senza l’assistenza diretta di unə operatorə. Esempi comuni sono i chioschi interattivi nei supermercati, le macchine per il check-in negli aeroporti, o i terminali per i pagamenti e le prenotazioni.
UN NUOVO PARADIGMA PER L’ACCESSIBILITÀ DIGITALE
L’European Accessibility Act riflette un cambiamento di paradigma culturale. Per la prima volta l’Unione Europea sancisce che l’accessibilità non è un extra, ma un diritto e un’opportunità. Se pensiamo che quasi un quarto della popolazione europea ha una disabilità, comprendiamo quanto sia urgente ed essenziale abbattere le barriere digitali e includere chi finora è rimastə ai margini. In questo contesto, l’EAA sarà un invito a ripensare il design digitale in chiave universale, abbandonando l’idea di “utenti standard” per accogliere la diversità.
Guardando al futuro, crediamo che la normativa non sarà statica: si amplierà e si evolverà. Oggi copre mercati tra i quali e-commerce, trasporti, banche e telecomunicazioni, ma in futuro potrebbe estendersi a nuove aree, come sanità privata, istruzione superiore o intrattenimento. Le linee guide tecniche verranno aggiornate per includere le tecnologie emergenti tra cui la realtà aumentata, gli assistenti vocali e i dispositivi ICT, e si darà maggiore attenzione alle disabilità cognitive. “Adattabilità” e “flessibilità” diventeranno parole d’ordine per sviluppatorə, educatorə e aziende, i quali dovranno prevedere dei continui miglioramenti e aggiornamenti.
La sfida reale, però, riguarda l’adozione di un’etica del design inclusivo. I siti accessibili dovranno essere più veloci, intuitivi e meglio indicizzati, e non sarà un esercizio di stile. Garantire che le piattaforme siano navigabili con la tastiera, che le immagini abbiano le descrizioni testuali e che i colori siano leggibili aiuta chi ha disabilità e migliora la qualità complessiva del prodotto. Un’interfaccia pulita e semantica carica più velocemente, è più semplice da comprendere e viene premiata dai motori di ricerca.
Inoltre, abbracciare l’accessibilità allena, da una parte, l’empatia, e dall’altra aiuta l’innovazione a trovare nuovi obiettivi. Infatti, quando si inizia a progettare per chi ha esigenze diverse, si scoprono soluzioni creative che rendono la vita più facile a tuttə — come gli input vocali, utili sia per chi non può usare una tastiera, sia per chi ha le mani occupate. In un mercato sempre più competitivo, la capacità di soddisfare le necessità di tutti gli individui diventerà un vero vantaggio strategico. Chi saprà fare propria questa mentalità renderà migliore la vita di chiunque abbia una disabilità e si ritroverà con prodotti più solidi, clienti più soddisfattə e un futuro in cui la tecnologia non esclude nessunə.
CONCLUSIONE
L’European Accessibility Act è un documento fondamentale perché obbliga le aziende e lə programmatorə a migliorare l'accessibilità per tutte le persone, indipendentemente dalla loro disabilità. Con l’entrata in vigore nel 2025, le nuove normative cambieranno il panorama digitale, imponendo obblighi legali e sanzioni per chi non si adeguerà.
Vuoi saperne di più? Leggi il seguente articolo Guida ai principali regolamenti sull’accessibilità digitale: il ruolo dell’EAA, lascia un commento qui sotto, condividi e visita il nostro blog (ForAllWe.com) per contribuire a diffondere la cultura dell’accessibilità digitale. Ogni click consapevole è un passo in più verso una rete senza barriere.
FONTI
The EAA comes into effect in June 2025. Are you ready? – AccessibleEU
The European Accessibility Act: What developers need to know - DEV Community
European Accessibility Act & Video Games: Going Over The Facts (June 2025) - Player Research
How the European Accessibility Act Changes the Game for Businesses - Argos Multilingual
European Disability Strategy (2010-2020) - European Commission
Disabled people less likely to be internet users - European Commission / Eurostat
Why U.S. companies need to pay attention to the EAA – Evinced
Understanding the European Accessibility Act and Its Penalties for Non-Compliance - Inclusive Web



Articolo molto ben spiegato, grazie Camilla