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Accessibilità web - 5 errori comuni da evitare per creare siti inclusivi

Aggiornamento: 14 ott

Illustrazione digitale in stile piatto che mostra due persone davanti a un monitor con simboli di accessibilità e segni di errore. In alto il testo: “Accessibilità Web: 5 errori comuni da evitare per creare siti inclusivi”. L’immagine rappresenta l’importanza di evitare errori di progettazione per rendere i siti accessibili a tutti.

INTRODUZIONE ALL' ACCESSIBILITA' WEB

La società passa sempre più tempo su Internet, ma non tuttə le persone riescono a usufruire dei contenuti online con la stessa facilità. Infatti, chi ha delle disabilità spesso incontra ostacoli che le altre persone nemmeno notano quando visitano un sito. Questi possono rendere difficile leggere testi, guardare video, compilare moduli o interagire con pulsanti e link. Rendere un sito accessibile significa abbattere le barriere e consentire a chiunque di navigare liberamente, senza provare la frustrazione di sentirsi esclusə.

In questo articolo esploreremo i cinque errori più comuni nella creazione di siti web accessibili e offriremo consigli pratici per evitarli.


PERCHÉ L’ACCESSIBILITÀ FA LA DIFFERENZA

Per molte persone, visitare un sito web non è così semplice come potrebbe sembrare. Chi ha disabilità spesso deve affrontare difficoltà invisibili che si trasformano in una vera sfida.

Pensiamo a Luca, cieco sin dalla nascita, che usa un lettore dello schermo. Su molti siti senza descrizioni alternative per le immagini, non riesce a comprenderne il contenuto visivo. Oppure Giulia, sorda: senza sottotitoli nei video, perde le informazioni importanti e si sente esclusa dalle conversazioni. Marco, in sedia a rotelle, può avere problemi a compilare moduli o cliccare pulsanti se essi non sono progettati per la mobilità ridotta.

Eppure, certi piccoli accorgimenti potrebbero migliorare la nostra qualità di navigazione. Non è solo una questione di comodità; si tratta di dare a ogni utente la possibilità di imparare e partecipare appieno alla vita digitale.


CINQUE ERRORI DA EVITARE PER UN SITO A PROVA DI INCLUSIONE

Secondo il report WebAIM Million 2025, uno studio che analizza le homepage di un milione di siti web più visitati per verificare la presenza di errori di accessibilità rilevabili automaticamente, il 94,8% di esse mostra almeno un errore con una media di oltre 51,4 problemi per pagina – in totale, circa 50 milioni di problemi trovati. Questi numeri dimostrano che la maggior parte dei siti web continua a escludere, seppur involontariamente, tantissime persone con disabilità.


Ecco, quindi, i cinque errori più comuni e come evitarli:

  1. Mancanza dei testi alternativi alle immagini: senza le descrizioni testuali, chi utilizza gli screen reader non ha la possibilità di vedere il contenuto visivo. Inserire sempre un “alt text” descrittivo ed efficace permette, al contrario, di riportare quel messaggio sotto forma di testo o voce.

  2. Contrasto insufficiente tra il testo e lo sfondo: un testo grigio su uno sfondo chiaro, ad esempio, è quasi invisibile per chi ha disabilità visive. Le Web Content Accessibility Guidelines fissano rapporti numerici minimi tra testo e sfondo: per il livello AA (consigliato), il testo normale deve avere almeno un contrasto di 4.5:1, mentre quello grande di 3:1. Per il livello AAA (più alto), il testo normale deve arrivare a 7:1 e quello maggiore a 4.5:1. Questi valori assicurano che i contenuti restino leggibili anche in condizioni di ipovisione o daltonismo.

  3. Video senza sottotitoli o trascrizioni: chi non sente bene rischia di perdere delle informazioni. Aggiungere sottotitoli accurati o una trascrizione non è solo un supporto per le persone sorde, bensì aiuta anche chi guarda un video in lingua straniera o mentre si trova in un luogo rumoroso.

  4. Navigazione incompatibile con la tastiera: molte persone non usano il mouse. Se i link e i pulsanti non sono fruibili dalla tastiera, il sito diventa inutilizzabile. Creare interfacce navigabili anche con i tasti direzionali e la barra spaziatrice, restituisce a ciascunə l’opportunità di orientarsi come tuttə lə altrə utenti.

  5. Moduli complicati o non etichettati correttamente: i campi senza le etichette o con istruzioni poco chiare creano disagi enormi. Utilizzare etichette semplici e visibili, con messaggi di errore comprensibili, significa dare a chi compila la sensazione di essere guidatə passo dopo passo, senza incertezze. I campi ben strutturati diventano così un invito a proseguire, invece che degli ostacoli scoraggianti.


Affrontare gli errori non vuol dire rivoluzionare il design, ma applicare buone pratiche che rendono la rete un mondo veramente accogliente per tuttə.


TIP PRATICI

  • Controlla sempre il contrasto dei colori prima di pubblicare. Uno strumento gratis e affidabile per effettuare il test è disponibile qui: WebAIM Contrast Checker ;

  • Aggiungi sottotitoli a tutti i video, anche brevi;

  • Usa strumenti di test automatici e coinvolgi utenti con disabilità durante la creazione o la modifica del sito;

  • Inserisci una sintesi vocale che legge ad alta voce le pagine a chi ne ha necessità.


GLOSSARIO

  • Web Content Accessibility Guidelines: Linee Guida internazionali per l’Accessibilità dei Contenuti Web;

  • Tasti direzionali: frecce della tastiera (su, giù, sinistra, destra) utilizzate per navigare tra link, menu e pulsanti senza mouse;

  • Screen reader: software che legge ad alta voce i contenuti di una pagina (in italiano “lettore dello schermo”);

  • Alt text: testo alternativo che descrive le immagini per chi non può vederle.


UNO SGUARDO OLTRE LO SCHERMO

Guardare oltre le righe di un codice e i layout grafici è la scelta più saggia che unə programmatorə possa fare, poiché si pone domande importanti e – purtroppo – per niente scontate: chi resta fuori quando non costruiamo degli spazi inclusivi? Quante voci rischiamo di non ascoltare, quanti sguardi di non incontrare?

Il web non è un semplice mucchio di pagine: è una comunità di persone. Rendere accessibile un sito permette a più individui di contribuire con le proprie idee nella comunità e di sentirsi parte di un dialogo globale. È un gesto di responsabilità, ma anche un atto di fiducia: la fiducia che, un giorno, un mondo digitale più giusto possa favorire un mondo reale altrettanto equo.

Le tecnologie evolvono, e con esse cambiano i modi in cui comunichiamo. Ma resta un punto interrogativo: vogliamo una rete che divide o una rete che unisce? Ogni scelta di design, ogni parola scritta e ogni funzione aggiunta ha il potere di rispondere a questo quesito.

In fondo, l’accessibilità è un invito.



CONCLUSIONE

Il web può essere un ponte o un muro. Sta a noi decidere cosa costruire.

Non abbiamo bisogno di rivoluzioni, ma servono semplicemente attenzione, cura e consapevolezza. Un testo alternativo, un contrasto leggibile, un modulo chiaro… sono piccoli atti che hanno un impatto enorme nella vita delle persone.

Immagina un internet dove nessuno resta indietro, dove ogni voce trova ascolto. Questo futuro non è lontano: comincia da ciò che facciamo oggi, dai siti, i contenuti e i design.

Ti invitiamo a condividere l’articolo, a raccontare la tua esperienza nei commenti e a unirti a chi crede che l’accessibilità non sia un favore, ma un diritto.


FONTI


W3C Web Accessibility Initiative (WAI)  Testo alternativo: Schema dei documenti WCAG 2, che mostra la gerarchia: principi, linee guida, criteri di successo e tecniche.

Fonte dell’immagine: W3C Web Accessibility Initiative (WAI) 

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